martedì 9 settembre 2008

Il piacere di lavorare...

Dopo la pausa estiva mi sento in pieno di energia e voglia di fare. Questa ri-carica energetica mi piacerebbe tanto trovarla nelle aziende per cui lavoriamo...
Mi spiego meglio...
Durante l'estate, sono andata alla ricerca di informazioni su Aziende in cui si mette al centro il lavoratore, inteso come persona "pensante" e non come semplice esecutore. Non è che abbia trovato tanto materiale in giro, e a detta anche di tanti lavoratori, quasi tutti (peccato) i dipendendenti si sentono dei cani bastonati...
Chissà quando si arriverà, all'interno delle aziende, a trasmettere entusiamo e passione a tutti i livelli! Chissà quando si capirà, realmente e non teoricamente, che, la fiducia tra capi e dipendenti, garantisce uffici eccellenti e produttivi.
Chissà quando si capirà che più non esiste gerarchia all'interno di un'azienda e più si è responsabili...
Utopia parlare di organizzazioni orizzontali, o a stella marina (termine che a me piace tanto) e non più di organizzazioni piramidali?
Il mondo va avanti e se vogliamo avere il meglio dal futuro, apriamo i nostri orizzonti, ampliamo la nostra visione, in tutto... dalle piccole cose alle grandi...
Forse qualcuno penserà che le ferie mi hanno dato alla testa... tuttavia le aziende che hanno guardato oltre, sono già le prime al mondo...
Guardiamo questo video, e sogniamo (o meglio rendiamolo reale in Italia quanto prima) ....

4 commenti:

Unknown ha detto...

lo sai che se lo facessimo in Italia:

- dovremmo fare tutta la procedura per la conservazione del cibo (HCCP mi pare si chiami) e avere il personale col libretto sanitario addetto a movimentarlo.
Al 99% i distributori di cioccolato che ho visto i nas li boccerebbero (devi fare una stanza apposita per i distributori di merendine, figurati) con relative multe ecc
- i costi sarebbero indeducibili se oltre una certa cifra/dipendente in quanto prestazioni in natura da mettere in busta paga
- sarebbe incompatibile con sicurezza e cibo la presenza dei pets

Poi ci sono anche in Italia aziende (un po') così ma anche i dipendenti non sono pronti.
Siamo pronti qui ad avere orari liberi "a progetto"?
con gente che ti chiede a che ora si finisce la sera perché deve uscire con la ragazza o andare a prendere l'aperitivo.
O che prima cosa all'assunzione ti chiede sono le ferie: quante e quando.

Insomma, un po' per uno...

Ladypiterpan ha detto...

@l'imprenditore

Da quello che scrivi mi fai pensare che, forse, il vero problema nelle aziende è il non-ascolto a doppia via...
Io sarei ben contenta ad avere orari a "progetto", ma alla fine quello che mi chiedono è il rispetto rigoroso e rigido delle norme lavorative...
Quando un dipendente ti chiede l'orario di uscita, ti sei mai chiesto a che ora è entrato?
Finchè non esisterà la fiducia reciproca, allora questo modo di lavorare ce lo sogneremo...
Poi, un piccolo appunto... L'HACCP l'hanno inventato gli americani...e quei contenitori contententi la cioccolata mi sembrano perfetti...
Per il resto...guardiamo oltre...
Certo non è facile, ma se non guardiamo oltre rimaniamo a girare sempre intorno allo stesso cerchio, come fa un pesce rosso che, abituato a nuotare nel suo vaso rotondo, una volta liberato in uno spazio quadrato, sempre il giro rotondo fa...
Anna

Anonimo ha detto...

Siamo certamente tutti pronti per avere orari liberi "a progetto" - il tempo dimostrerà che è la soluzione forse migliore ...

:-)

Anonimo ha detto...

Io non credo che tutti gli imprenditori siano come il mio, ma sta di fatto che alcuni lavoratori con tanto entusiasmo e progetti per l'azienda, senza nessuna prospettiva pero' per il futuro vengano smorzati da assurde pretese alquanto denigranti.E' facile dire che il lavoratore pensa alla chiusura della giornata, ma bisognerebbe vedere in che realta' vive. Penso che all'inzio dell'"era" lavorativa alcuni di noi abbiano voluto fare tanto per contribuire e non si parla solo di ricompensa poi in denaro, quella poi viene dopo con la consapevolezza che non ti rimane altro e pian piano tutto si smorza interiormente. Non e' colpa sempre del lavoratore, la realta' in cui lavoro e' diventata ora questa per me, speriamo arrivi presto sera e credetemi non e' facile e non e' alquanto gratificante questo pensiero..Pero' bisognerebbe ogni tanto capire che l'umilta' per alcuni e' la forza di altri, anzi il motore principale della forza lavoro..cmq concludo dicendo che parecchi di noi hanno tanto da dare e senza a volte pretendere, peccato che incontrino quelle persone che dovrebbero avere niente di tutto cio'...vi ringrazio per la possibilita' di aver esprimere il mio pensiero...
beatrice.

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