La mia storia è presto raccontata (a proposito, anche io sono stata una 'precaria e contenta', perchè mi ha aiutato a imparare un sacco di cose :) ).
Ho 40 anni, laurea in lingue, e appena laureata per qualche anno ho fatto mille lavoretti, qualcuno in nero, la maggior parte come cococo, perchè quando ho finito io l'università se facevi domanda in azienda chiedevano sempre 'neolaureati con esperienza'. Bello, e quando la fa uno l'esperienza? ;-)
Comunque non mi son mai lamentata, perchè accumulavo esperienza che mi avrebbe permesso di bussare alle porte delle aziende con qualcosa in più in mano.
Allora vedevo l'arrivo delle agenzie di lavoro interinale come una cosa favolosa (e lo penso ancora) perchè regolarizzano le situazioni e permettono ai giovani di fare esperienza in modo più tutelato. Il punto è che allora erano solo ancora un'idea... che mi ripromettevo di sfruttare in futuro, se non fosse andato bene qualcosa ;-)
Tra le altre cose, ho lavorato in due grosse multinazionali, in una come cococo per un breve progetto al termine del quale mi han offerto un contratto a tempo indeterminato (WOW) che non ho accettato (tonta eh, ripensandoci ;-) ) perchè non era nel ramo 'esteri' e non avrei praticamente più usato le lingue per un bel pezzo.
La mission dopo è stata in un'altra multinazionale, con due contratti annuali, periodi durante i quali ho imparato di tutto di più, ma in particolare le organizzazioni di logistica, sicurezza sul lavoro, certificazione della qualità. E non mi pentirò mai di questi due contratti, perchè quel che ho imparato mi serve ancor ora per le traduzioni :)
Loro avevano in mente di offrirmi un altro contratto, ma intanto ero riuscita a entrare in un corso sulla traduzione, finito il quale ho fatto uno stage in agenzia di traduzioni, cui è seguito un periodo di 1 anno di lavoro in agenzia (cococo), terminato il quale mi sono messa in proprio...
E lavoro in proprio come traduttrice ancora adesso, 10 anni dopo :-)
Certo col governo precedente le tasse erano più basse, il contributo INPS anche, e si riusciva a mettere da parte qualcosa anche per se stessi, non solo per pagare le tasse. Questo sì secondo me è ingiusto.
Tiriamo fuori tutto di tasca nostra, la rivalsa è rimasta al 4%, l'INPS ci dà pochissimo in cambio, l'IRAPina ci tocca lo stesso anche se non abbiamo dipendenti, il governo coi malefici studi di settore ci tratta perennemente da evasori.
Oltre a tutto quello del traduttore è un lavoro che o lo fai con p. IVA, o non lo fai, perchè *nessuno* assume un traduttore.
Per noi *non ha senso* il ragionamento del governo 'alzo l'INPS per rendere meno appetibili i contratti cocopro/P.IVA per le aziende', per eliminare i dipendenti mascherati, perchè tanto non saremmo assunti comunque.
Per fortuna come traduttori possiamo cercare lavoro con clienti esteri (ergo, pagano di più e per fortuna sono fatture esenti IVA*). Però bisogna prima trovarli, i clienti all'estero. E comunque, anche ad amare il proprio lavoro, tante volte viene voglia di fare fisicamente le valigie ed andarsene davvero da qualche altra parte.
*(Il primo che afferma che non vale calcolare il costo dell'IVA tra le tasse perchè tanto 'l'IVA gira' verrà fucilato sul posto. Perchè se non ho soldi per fare acquisti e scaricarla, e poi il cliente mi paga a 90 giorni e la devo tirar fuori io in anticipo, per me l'IVA è un costo e basta.)
Cosa sogno? Perlomeno un innalzamento per legge della rivalsa in fattura (perchè al cocopro la paga l'azienda per i 2/3 e noi abbiamo un misero 4%?) e che il Governo desse retta a tutte le sentenze della Cassazione, e togliesse per legge l'IRAPina a chi non ha dipendenti.
E comunque, guardiamo anche l'altro lato della medaglia: un'azienda che deve dare allo Stato il 70% dei propri ricavi in tasse, come diamine fa ad alzare i salari? Come fa a non approfittare di questi contratti cococo che a lei costano meno?
Certe aziende della mia zona mi meraviglio che sopravvivano, per non parlare degli investimenti nell'innovazione che diventano inesistenti, perchè non ci son soldi.
Non mi vengano a dire che alle aziende hanno abbassato IRES e IRAP. Perchè se poi allarghi la base imponibile, dove sta la differenza?
Due settimane fa Floris ha terminato Ballarò reiterando la domanda: "Troppe tasse o salari bassi?" Ecco, secondo me la domanda era *posta malissimo*, perchè le due cose sono collegate. Troppe tasse ergo salari bassi. Il costo del lavoro in Italia è altissimo.
Poi non lamentiamoci se i nostri industriali chiudono qua e vanno ad aprire le fabbriche in Polonia o Ungheria o che. Mica lo fanno perchè gli piace il goulash, come dice una mia amica ;-)
Scusa per lo sfogo finale, ma m'è letteralmente scappato fuori dalla tastiera ;-)
venerdì 14 dicembre 2007
L'altra faccia della medaglia
Questa è la testimonianza di Melanippe, una persona carica di ottimismo ma, nello stesso tempo, anche di realismo...
Su quello che lei racconta, c'è tanto da lavorare... e riflettere...
In bocca al lupo Melanippe!
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5 commenti:
Ciao, che onore, grazie per aver pubblicato la mail così, integralmente :)
[Ippe]
p.s. uhu, ho veramente scritto 'ricavi'? Naturalmente intendevo 'fatturato'... ecco che capita quando una scrive di getto ;-)
menelippe, se ti può "consolare" quelli che elenchi sono punti esattamente perfettamente allineati con quelli che TUTTE le partite IVA di Italia stanno lamentando essere i maggiori problemi da risolvere (aliquote previdenzali, rivalsa, costo del lavoro, IRAP ecc.). Ne ho scritto anch'io per molto tempo e continuerò o a farlo (su www.humanitech.it). Volendo puoi trovare un supporto pratico nell'associazione ACTA (www.actainrete.it), che è nata proprio per mettere insieme chi come te o come me hanno esigenza di fare sentire la propria voce. Non bisogna mollare, è una battaglia da tenere viva. Bisogna raccontare, insistere, continuare a esporre questi e altri problemi dei lavoratori autonomi.
In bocca al lupo.
Dario
Ciao Dario, grazie, sono già in contatto con ACTA, al loro recente incontro di Milano hanno partecipato parecchi traduttori.
è bello comunque sapere che non si è da soli no? Perlomeno ci si può sostenere e aiutare a vicenda :)
Peccato che ciò che ha scritto Melanippe(brava!) non entra nel cervello dei politici. La differenza tra paese reale e legale si fa sempre più netta.E nulla cambia. Non si può continuare così!
http://www.altrimenti.ilcannocchiale.it/
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