giovedì 6 settembre 2007

SUCCEDE ANCHE QUESTO...







In un vecchio post avevo affermato " ... il lavoro ormai è una merce, alla stregua di un computer, un telefono, ossia di un qualsiasi oggetto che liberamente si può cambiare, vendere, affittare, ecc. In tal modo i predicati dell’essere umano diventano irrilevanti agli occhi del legislatore, della politica e dell’impresa. Mercificando il lavoro, le imprese hanno il potere di utilizzare il lavoro come si fa per le parti ad esempio di un auto, cioè solo quando serve e fino a quando serve..."
A conferma di quanto detto, oggi riporto la testimonianza di un collega, Andrea, che in un sito da me visitato scrive:

Vorrei rubare solo due secondi per dire anche io la mia su Astra Zeneca e sulla cessione di ramo di azienda. Nel vostro sito si fa un gran parlare di questa imminente cessione a Marvecs ma niente si dice a proposito di me, anzi di noi. Siamo gli informatori Marvecs a tempo determinato, siamo circa 260. Siamo circa lo stesso numero di informatori Astra Zeneca che passeranno in Marvecs. In via ufficiosa ci è stato già detto che a dicembre, scadenza del nostro contratto, non ci sarà per noi nessun rinnovo. Lasceremo il posto ai nostri colleghi Astra. In questa lotta tra poveri, la mia domanda sorge spontanea: è preferibile una cessione di ramo di azienda ad altra azienda o è preferibile essere mandati definitivamente a CASA? Possibile che faccia tanto scalpore un cambio di datore di lavoro e non freghi niente a nessuno di 260 persone, cioè 260 famiglie che perdono completamente una importante e spesso unica fonte di reddito?

Nel frattempo la cessione di ramo d'azienda è stata fatta ed Andrea, che si sente un lavoratore di serie B, seguirà il suo destino...d'uso. Io non ho parole, e voi?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Quando i numeri sono così pochi, purtroppo non interessa a nessuno...Fosse stata la FIAT allora sì che tutti ne parlavano!!
Poveri noi.

Dory ha detto...

Ciao a tutti,
il problema è che in certi casi anche se i numeri sono un pò più grossi, comunque tutti se ne fregano.
E' il caso del mio gruppo che da luglio sta passando un periodo di crisi tle da mettere in pericolo 2000 lavoratori. Pochi ne hanno parlato, solo un paio di trafiletti su un quotidiano e poi basta.
la realtà è che dietro a questi eventi ci sono interessi tali da poter muovere anche l'opinione pubblica in una direzione o nell'altra, o addirittura in casi come questi non muoverla affatto.
E tutti noi chissà dove andremo a finire..
Ciao

Anonimo ha detto...

Grande verità la tua Dory ...

Quante ne vediamo ogni giorno nelle stanze del potere ...

::-S

Anonimo ha detto...

La situazione degli Informatori Scientifici nel 2009 è peggiorata ancora.
Se la situazione persiste rimarremo veramente pochi....

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