La precarietà del lavoro, ormai, non è un problema solo italico, tanto è che, la settimana scorsa al Parlamento Europeo, si è svolta la conferenza organizzata da Generazione P contro l’ abuso, di lavoro temporaneo in Europa.
P sta per Precario, e Generazione P è un gruppo che costituisce una vasta rete europea di aiuto tra i giovani precari ed è presente, oggi, in Germania, Belgio, Spagna, Francia ed Italia.
Nicolas Tamalet, in rappresentanza di Génération Précaire (Francia) afferma: “… stiamo affrontando una seria mancanza di volontà da parte degli imprenditori e dei Governi, che sembrano non interessarsene affatto. Tutti stanno approfittando dei benefici a breve termine dell'abuso di lavoro temporaneo, ma alla fine è il welfare a lungo termine della nostra economia che viene lentamente consumato”.
Anna Schopf, di Generation Praktikum (Austria), sostiene: "Il risultato del fatto che gli impiegati completamente formati ed esperti vengono sostituiti da lavoratori temporanei, è che la soglia di sicurezza della previdenza sociale sta andando in rovina. 4 anni di lavoro temporaneo significano 4 anni senza contributi sociali - e quando riflettiamo sul fatto che ci viene chiesto di risparmiare anche gli spiccioli per pagare i contributi della popolazione più anziana, un simile sfruttamento delle generazioni più giovani è imperdonabile.”
Anche Florian Lamp, in rappresentanza di Fairwork e.V (Germania), ha preso parte alla discussione e ha sottolineato la propria personale esperienza di avere svolto numerosi impieghi temporanei pagati 400,00 euro e di essere stato addirittura un 'privilegiato' rispetto agli altri: “Siamo una generazione che è più formata che mai, e che dopo aver concluso il proprio corso di studi finisce a lavorare a tempo pieno con una retribuzione insufficiente perfino a permettersi di affittare un appartamento per andare a vivere da soli” .
I punti della discussione sono stati dibattuti da un gruppo di esperti, che ha incluso il Commissario per il Lavoro, gli Affari Sociali e le Pari Opportunità Vladimir Spidla, il Segretario Generale dell'ETUC John Monks, il Segretario Generale di SOLIDAR Conny Reuter e il Segretario Generale di ECOSY Ania Skrzypek. A moderare la discussione è stata l'esperta Katrin Teschner, corrispondente del Westdeutsche Allgemeine Zeitung.
Affinché la petizione abbia successo, il Network di Generazione P è ben consapevole del fatto che sia necessaria una forte coalizione generazionale. Silvia Helbig, in rappresentanza di DGB Jugend, il ramo giovanile della principale confederazione di commercio in Germania, ha chiesto a tutti di firmare la petizione in segno di solidarietà:
"Non siamo qui oggi per abolire i lavori temporanei, siamo qui per lavorare insieme per assicurare che tutti i singoli lavoratori temporanei abbiano ciò che viene loro promesso e che smettano di essere visti come 'impiegati low cost'. Gli imprenditori e i Governi devono capire che anche un lavoratore temporaneo implica un'assunzione di reponsabilità in fatto di adeguata formazione, contratti trasparenti e sufficiente retribuzione".
Come potete leggere, cari amici, non siamo solo noi italiani che ci lamentiamo dell’abuso di certi contratti, anzi…
Vi invito, allora, a sottoscrivere la petizione europea di Generation P all'indirizzo www.generation-p.dgbj.org/eng/, in modo da contribuire ad alimentare la portata di questa iniziativa che riguarda l'intera Comunità Europea.
Io l’ho già fatto, sia singolarmente che come aderente a Coalizione Generazionale, che insieme a Generazione 1000, qui in Italia, sono i movimenti che stanno appoggiando questa iniziativa.
4 commenti:
Firmata carissiima. - Arnald
FIRMATA! Max
Firmata! Action Now basta lamentarsi! e W2W contro l'insicurezza ed il ricatto della perdita del lavoro. Per me: più sei insicuro più devi essere pagato, piccola ma sensata regola.
Ciao Anna W CG-35 Blu
Anch'io l'ho firmata!
Http://www.repubblicadeglistagisti.blogspot.com
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