venerdì 8 febbraio 2008

AAA lavoro cercasi: i meriti della legge Biagi

Mentre sono a casa, con la febbre, navigando sulla rete ho trovato questo video.
Sicuramente susciterò l'ira di qualcuno, però è bello vedere anche gli aspetti positivi delle cose...altrimenti non se esce mai fuori.
Qualcuno potrà pensare che sono interviste tutte costruite? Può darsi, però è anche vero, ad esempio, che nella mia attività lavorativa anche io sono passata per vari step. Tutto serve...
Le cose su cui bisogna concentrarsi, secondo me, è il fatto che queste attività non diventino le "uniche" opportunità per i giovani, ma che siano, invece, un vero trampolino di lancio per le proprie future attività lavorative.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Anna,
sono queste le cose che tutti coloro che lavorano seriamente sanno da tempo e che diciamo da secoli ...

Ottima citazione, complimenti.

:-)

Anonimo ha detto...

Come "inchiesta" (così è definita all'inizio) fa schifo. Manca di contraddittorio ed è uno spot per Randstad. Non mi stupirei se la TV della Libertà che ha confezionato questo video si fosse fatta pagare. Giornalisticamente scadente. E poi vogliamo discutere dell'utilità dei contratti di una settimana? Cinque - dico cinque - giorni lavorativi!
Dario

Anonimo ha detto...

@dario
non esagerare con le valutazioni. Altrimenti dovrebbero essere analizzate le "inchieste" che si vedono tra il web e la tv che ci parlano di "una gioventù disperata che certa di smarcarsi dal precariato" ...

... per favore ...

:-)

Alliandre ha detto...

@ Dario, adesso dimmi quale azienda offre a una donna quarantenne un contratto part-time a tempo indeterminato che le permetta di gestire facilmente anche la famiglia. Se non ci sei dentro non puoi capire.
Io penso che sia vero che per una donna sono contratti assolutamente positivi, proprio per i motivi indicati nelle interviste: gestisci la famiglia se ce l'hai, fai curriculum se sei giovane, non ce l'hai, hai voglia di lavorare e devi farti le ossa. L'alternativa è il lavoro nero, senza contributi. Lo so perchè ci sono passata.
[Ippe, la stessa ex precaria e contenta del post del 14 Dicembre]

Anonimo ha detto...

@melanippe
pienamente solidali con te.

Anonimo ha detto...

Il confine tra 'occasioni di formazione/esperienza' e 'troppi lavori precari, se non ti ha assunto nessuno hai qualcosa che non va' è veramente sottile. Flessibilità ha molti significati, per esempio per le donne che hanno impegni familiari trovo che il job sharing sia un'ottima possibilità, dà la flessibilità di orari senza imporre al lavoratore uno status di precario. Ovvio che dovendo fare i conti con le aziende italiane...

Anonimo ha detto...

Menelippe non ho scritto (leggi bene, per favore) che il part-time sia negativo. Ma che il servizio faceva schifo. Manca per esempio una parte di approfondimento su quello che non funziona nei call center. Per esempio qualcuno mi spiega come mai sono così tante le stabilizzazioni? Cfr. http://it.youtube.com/watch?v=_uojVMZRenk oppure a che cosa servono i contratti di UNA SETTIMANA in un call center? Forza, Menelippe. Raccontaci, visto che sei dentro.
Dario

Anonimo ha detto...

@dario
le stabilizzazioni sono così tante perchè "quasi forzose". Diversi amici che sono in call center sono stati costretti controvoglia a stabilizzarsi, questa è una realtà amara che spesso si tace.

:-S

Anonimo ha detto...

Ciao Anna
certoche questa citazione fa pesare un bel po'.
Io sono ancora precaria della scuola, il mio contratto scadrà il 28 febbraio e verrà rinnovato il 29 fino al termine delle attività didattiche, poi l'Inps si occuperà di me.
Intanto sono riuscita a pubblicare un libro sul teatro (giacchè in questo mi laureai) grazie a una borsa di studio.
Questo per dirti che, in alcuni casi, vince la cocciutaggine e la passione, anche se siamo costretti a impervi salti mortali.
Purtroppo vedo sempre più giovani senza delle vere, concrete passioni o interessi. CHe sia colpa della precarietà? Non credo.
Un saluto!
Francesca
P.s. Ti mando l'invito in PVT!

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