venerdì 12 ottobre 2007

Precarietà o flessibilità?

Questo video, mi ha veramente colpito... Che sia la nuova forma di caporalato?

Speriamo che non si avveri mai!! Certo sta anche a noi lottare....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Sta anche a noi lottare. E purtroppo non lo facciamo abbastanza! Se solo quei sindacati ci dessero una mano...E c'è la sinistra al Governo...Pensa te!

Loud ha detto...

Io penso sia di pessimo gusto! E poi basta con questo accanimento... la flessibilità non è precarietà! Dobbiamo smetterla di confondere i due concetti, più lo facciamo e più non ne usciremo.

Bella invece la vignetta che metti nel menu di destra: bella la seconda, quella che per uscire dal precariato suggerisce di tornare al sommerso :)

Ladypiterpan ha detto...

Giusto Loud, la flessibilità non è precarietà. Pessimo gusto? Loud tu forse non abiti a Roma, quindi quello che tu chiami "pessimo gusto" si svolge ogni giorno in città in diversi punti sotto gli occhi di tutti (quelli che io conosco sono su via di Tor di Quinto e su via Arco di Travertino). Certo, non riguarda chi è in giacca e in cravatta come questi ragazzi, ma riguarda soprattutto lavoratori immigrati e operai vari...
Anna

Anonimo ha detto...

Mi dispiace contraddirti Anna,
ma qui siamo di fronte davvero a qualcosa di pessimo gusto.

Per quella che è la nostra conoscenza del Mercato del Lavoro, cose del genere non si potranno verificare per fortuna mai - e soprattutto non a Roma - relativamente a persone qualificate.

Che si svolgano poi per persone a bassa qualificazione, questo succede un po ovunque, ma in un Mercato senza Regole loro sono davvero i più sfortunati.

Almeno però hanno fame.

Flessibilità non è mai precarietà, perchè la precarietà è solo uno stato mentale negativo del lavoratore flessibile, e quindi esiste solo nelle menti di coloro i quali la sentono loro.

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