giovedì 18 ottobre 2007

Questa vita è troppo difficile...

Contemplando questa vignetta dell'amico Arnald che mi ha gentilmente inviato, mi vien da pensare, in questi giorni, come ne usciremo dopo il 20 Ottobre. Leggendo giornali, ascoltando la radio, la tv, navigando su internet, ecc., mi pare che in questo Sabato ci saranno due “battaglie” contrapposte. Da una parte ci sarà la manifestazione, a detta della stampa, della sinistra radicale, contro la precarietà o contro la Legge Biagi, dall’altra parte una contromanifestazione in difesa della Legge stessa.
Ancora una volta si contrapporranno slogan su slogan urlati nelle piazze contro una legge, divenuta ormai il capro espiatorio di tutti i problemi del precariato in Italia.
E' questo il vero grosso muro da abbattere, secondo me.
Alla fine ce ne ritorneremo ognuno nelle nostre case con le proprie convinzioni, senza renderci conto che entrambi (contro e pro legge) vogliamo tutti la stessa cosa, e cioè flessibilità sostenibile, veri ammortizzatori sociali e non elemosina, rispetto delle regole, delle leggi sul lavoro che già ci sono... ma che non funzionano, ecc.

Eh sì, questa vita è proprio difficile...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dobbiamo andare al di là della manifestazione del 20 ottobre. Dobbiamo formare un sindacato dei precari, lottare nelle sedi opportune, farsi sentire...Non basta più affidarsi ai rappresentanti. C'è il centro-sinistra al governo e il risultato qual è? Modifica della regola dei 36 mesi...Una presa per il culo! Decidiamo una volta per tutte: creiamo qualcosa! Punto e basta. Un saluto. Max

FEDE ha detto...

è vero, così non se ne esce. bisogna proporre FLESSIBILITA' SOSTENIBILE, concordo in pieno. speriamo che dopo il 20 si apra qualche spazione. ciao

FEDE ha detto...

sono io di generazioneblog :-) ciao

Anonimo ha detto...

@anna
Le tue parole sono tra le più coerenti tra quelle sentite in giro, complimenti davvero.

@massimo
crediamo tu debba collocarti un po meglio nella visione della realtà lavorativa italiana e mondiale, sei un po sfasato.
Ma a tutto c'è rimedio.

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