mercoledì 25 luglio 2007

E' l'Italia...




Leggendo questo articolo su Internazionale di questa settimana, ho provato un pò di amarezza... Però questo giovane giornalista, Oliver Meiler che ha vissuto nel nostro paese dal 1998 al 2007, ci ha azzeccato in pieno...
Vi consiglio di leggerlo tutto (qui ci metto la parte per me più significativa), credo che dalla prossima settimana si dovrebbe trovare per esteso sul loro sito internazionale .it
Riflettiamoci tanto...

Da: Internazionale (20/26 luglio 2007): - Splendida Italia senza futuro -
......Così funziona l'Italia. La politica promette solennemente di combattere il fantasma (riferito all'evasione fiscale), ma intanto ci convive a meraviglia.
Al primo posto, nell'Italia nascosta-quella vera-sta la famiglia, nucleo centrale della società: ancora e sempre. E' la famiglia che aiuta i figli a uscire dalla trappola dei lavori da 700 euro al mese. Quasi sempre, con un appartamento come capitale iniziale. E' per questo che tanti genitori lavorano una vita. I figli, una volta finiti gli studi, nel migliore dei casi possono sperare di trovare un posto al nero, senza contributi previdenziali.
Anche in parlamento, nove assistenti su dieci sono assunti illegalmente. Uno scandalo? Così crescono i giovani: privi di illusioni. Senza capitale iniziale e la famiglia, non si fa niente. Se la famiglia è proprietaria di un negozio, i figli ci lavorano. Se il padre appartiene a una categoria professionale organizzata, a un'associazione, a un sindacato, provvede lui a sistemare i rampolli. Se il padre fa il tassista, ci sono buone probabilità che anche il figlio guidi un taxi. Sono modelli vecchi, antimoderni. In Italia le raccomandazioni di parenti ed amici sono tutto: le capacità sono secondarie. I grandi campioni del gioco delle poltrone fanno parte della casta dei politici. Tutti trovano un posto. I concorsi sono per lo più fittizzi, ogni concorrenza è manipolata. Funzionano così anche le aziende. E naturalmente anche la mafia, nel ramo criminale. I clan mafiosi altro non sono che aziende chiuse, fortemente gerarchizzate, gestite come alternative allo Stato debole.All'altra estremità - quella superiore - della scala morale ci sono milioni di persone impegnate in organizzazioni di volontariato, religiose e sociali.
In nessun altro paese europeo si osserva un amore appassionato per il prossimo, un cuore tanto aperto ai deboli, come in Italia. I volontari si occupano di chi non appartiene a nessuna potente sottosocietà, di chi non ha privilegi: di quelli che lo stato non può o non vuole aiutare. I volontari compensano le carenze dei servizi sociali.
Così funziona l'Italia. La rabbia verso lo stato dovrebbe essere grande, molto più grande del lamento rituale. Dovrebbe sfogarsi in proteste. Dovrebbero protestare almeno quei milioni di persone che non possono truffare il fisco perchè le tasse gli vengono detratte dallo stipendio. Oppure quelli che non trovano un secondo lavoro al nero per arrivare alla fine del mese. E invece la rabbia si risolve in autoironia. Che paese!!
Ma gli italiani sanno convivere con le loro debolezze, sanno ridere di loro stessi. E' uno dei loro maggiori punti di forza, forse il più grande. Li rende unici, leggeri, sexy. E' l'autoironia che salva gli italiani. Smussa gli spigoli della vita quotidiana, smorza le asprezze, stimola la creatività. Impedisce ogni riforma, ogni cambiamento. Conserva. E fa della vita una festa. Sempre e malgrado tutto. E' l'Italia........

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Oramai siamo alla frutta !!!!
Anche gli stranieri ci hanno conosciuto....

angela padrone ha detto...

Splendido! Io che mi sento così poco "italiana", quasi quasi mi pento....forse mi dovrei riconoscere più...sexy!
angela

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